martedì 20 novembre 2012

Bianco come Nuvole

Nuvole.
Ti sei mai chiesto cosa ci sia oltre quel banco di nuvole,
quelle che ti son piombate addosso all'improvviso in un giorno di sole,
quelle di una primavera che sembrava sempre più estate?

Pioggia,
sotto c'è sicuramente pioggia,
bagna la terra che hai seminato, annega qualche fiore illuso,
mentre al di sopra tutto trema, tutto rimbomba,
cade il cielo sotto ai piedi di chi credeva di volare.

Sole,
dietro di te c'è ancora quel giorno di sole,
rimarrà lì finché vorrai, come giorno felice, come ricordo che forgia il carattere.
E' lì, e lì rimarrà.

Tempeste,
i dubbi quando incontrano le paure ed una piccola perdita d'equilibrio.
Tempeste che sconvolgono quello che alla fragilità non hai mai tolto,
tuoni che coprono il rumore della pioggia che versavi sui tuoi ricordi.

Occhi,
l'errore che commetti è nel guardare in basso e forse troppo indietro,
mentre oltrepassi il banco di nuvole che hai attraversato,
mentre sorridi dei giorni che credevi non avresti più vissuto.

Nuvole.
Ti sei mai chiesto cosa ci sia oltre quel banco di nuvole?
C'è un altro sole, c'è un altro giorno, un altro autunno, un inverno e poi forse primavera.
C'è sempre qualcosa oltre le nuvole, c'è qualcosa anche in mezzo ad esse,
bisogna soltanto guardare, bisogna soltanto tenere il capo dritto e le spalle tese.

I diamanti non brillano se non c'è luce,
i diamanti non brillano se non c'è nessuno ad osservarli.

Risposte a domande, a volte lunghe come inverni,
a volte brevi come acquazzoni d'estate.

"Vincenzo Bua"